“IL NETTARE DEGLI DEI”

“C’È UN APE CHE SI POSA SU UN BOTTONE DI ROSA:
LO SUCCHIA E SE NE VA…
TUTTO SOMMATO, LA FELICITÀ
È UNA PICCOLA COSA.
CIT. TRILUSSA (1871-1950)
Azienda agricola “I Cucci”

Le qualità organolettiche e chimiche del miele variano in relazione alla flora da cui deriva, infatti questo alimento riflette straordinariamente il sapore, il profumo e le proprietà benefiche dei fiori.

L’ape può cibarsi del nettare di svariate piante e fiori oppure di quello di una sola specie. Nel primo caso il miele che produce è detto “millefiori” e donerà all’organismo l’azione stimolante di vari tipi di polline; nel secondo caso è chiamato “monoflora” o “unifloreale”, e racchiude alcuni principi ben definiti che si riflettono sul colore, sul sapore, sulla densità, sulla cristallizzazione, sull’aroma e sulle proprietà terapeutiche.